Valtournanche, 1524 metri, alle falde del Cervino: una lapide sulla piazza ricorda che qui hanno visto la luce le più celebri guide alpine del Cervino.
Ed è proprio alla storia dell’alpinismo che è legata l’economia turistica del paese: la strada carrozzabile venne inaugurata all’inizio del 1900, ma qui arrivavano a piedi o con l’ausilio dei muli i primi viaggiatori e turisti stranieri.
Molte sono le semplici passeggiate che tutti possono affrontare, come quella fino a Chenel che apre il panorama sulla vallata e sul Cervino, tra fitti boschi fioriti di rododendri.
Oppure fino all’orrido detto “Les Gouffre de Busserailles”, cento metri scavati nella roccia dalle acque tumultuose del torrente Marmore, che qui si offre con una cascata di più di 10 metri. Molti i laghi alpini raggiungibili facilmente, come quello di Lod o il piccolo Lago Blu dove si specchia la tipica piramide del Cervino.
Sulla piazza principale di Valtournanche è presente la Capanna Luigi Amedeo di Savoia, a lui intitolata in quanto protagonista di famose ascese alpinistiche. Nel 2003 le frane iniziarono a compromettere la stabilità del rifugio.
Fu così che la società Guide del Cervino decise di smontarla e portarla a valle affinché potesse divenire testimone e museo della storia dell’alpinismo. E’ ancora visibile l’interno con i dieci posti letto e la piccola stufa per scaldare gli alpinisti.
Campi da tennis e da ping-pong, una bella piscina comunale, una riserva per la pesca sportiva completano l’offerta sportiva di Valtournanche.
Completano l’offerta le mille attività organizzate nelle serate e nelle giornate estive, per i bambini ma anche per gli adulti, come i mercati dell’artigianato, le serate musicali, la sagra del bollito e la festa degli alpini, e il pregevole Cervino Cinemountain International Filmfestival organizzato presso il centro congressi ed in parallelo anche a Cervinia.
Dove dormire: Hotel Valtournanche
Per informazioni: ufficio turistico Valle del Cervino, 0166/62787; infoturismo[at]montecervino.org