La fatidica domanda su dove trascorrere le vacanze invernali, che sia una settimana bianca oppure un candido e sereno Natale, o ancora un meritato weekend di riposo, inizia a balenare nella testa della gente già dal mese di settembre.
In effetti una volta chiuso il capitolo della stagione estiva, il corpo e l’anima hanno bisogno di dire addio ad afa e caldo e di salutare allegramente i loro progetti sull’inverno.
I tre mesi che dividono settembre e dicembre passano davvero molto in fretta, e tra lavoro e impegni d’ogni sorta ci si ritrova agli sgoccioli, temporalmente parlando e si finisce per fare una scelta che si potrebbe rivelare abbastanza deludente.
L’anticipo sulla decisione serve proprio a questo, ad evitare di non ponderare accuratamente e optare per una meta qualunque per poi pentircene e a non far si che la vacanza diventi un salasso, perché si sa più in ritardo si prenota più i prezzi lievitano.
Chi vuole andare sul sicuro, solitamente sceglie un classico, un evergreen con qualche rivisitazione moderna, ne è emblema la Valtellina.
Questa località in provincia di Sondrio che ingloba cittadine minori, ma dove il turismo la fa da padrone, riesce a stupire nonostante sia sulla cresta dell’onda da anni.
Prima di tutto il concetto di base che va sottolineato è che le piste da sci in Valtellinasono quelle calcate da Debora Compagnoni, la celebre campionessa di sci, dunque vanno rispettate e trattate con cura, esplorate e vissute in una maniera leggera e divertente, proprio come usa fare la nostra atleta.
Gli impianti sciistici della Valtellina hanno la particolarità di essere ben tenuti, ma soprattutto hanno un’ampiezza spaventosa, occupano grandi spazi, donando un notevole senso di libertà, una spinta a varcare il confine, che sembra non esserci, che si perde sfumandosi tra il cielo azzurro e la neve pallida.
Gli impianti di risalita sono stati ammodernati da poco, quindi il tutto risulterà pratico ed efficiente.
Folcloristico è il Passo dello Stelvio, terreno di prove per gli atleti, quindi sotto un certo punto di vista incute un po’ di positiva soggezione, dato che è sede di fatiche, sudore, conquiste e vittorie.
La Valtellina non è soltanto sci, nonostante i suoi 200 km di piste per lo sci nordico, e i baby park dove far sbizzarrire bambini e ragazzi all’aria aperta e soprattutto in un’atmosfera pura e genuina.
Il resto della Valtellina che va assolutamente scoperto e approfondito è la sua storia, ovvero le testimonianza storiche e artistiche che l’hanno segnata nel tempo.
La posizione geografica di questa località le ha permesso di essere luogo di transizione tra il nord e il sud, dunque punto d’appoggio e di sosta, questo chiaramente permette ad un territorio di potersi sviluppare a livello economico e di ospitare differenti civiltà dando vita ad un clima effervescente e “cosmopolita”.
Nella vostra vacanza in Valtellina non dovete assolutamente perdervi il percorso di visita delle maggiori testimonianze del periodo romanico, e nella fattispecie romanico lombardi in tutti i suoi significati più reconditi del rapporto tra religione, fede e popoli.
L’osservatorio astronomico Giuseppe Piazzi, che è stato inaugurato nel 2009 sarà un affascinante punto d’incontro soprattutto per gli interessati al settore.
Il giardino botanico alpino Rezia invece regalerà delle gioie agli occhi per la molteplice varietà di fiori, che con i loro colori vi caleranno in una sorta di fiaba, in un piacevole e delicato sogno ad occhi aperti.
Tra profumi, sapori e sfumature soavi vi ritroverete in un posto magnifico, nel quale sciare, divertirsi e godersi un po’ di sano relax, magari in compagnia delle persone più care, oppure da soli, cercando se stessi gioiosamente.