Una regione come il Trentino, così protesa tra vallate e pascoli verso le cime innevate delle Dolomiti, non poteva non offrire un grande contributo alla produzione di formaggi e prodotti lattiero caseari.
Tra i verdi prati che spuntano come gioielli nelle radure di vasti boschi e pinete si trovano ancora oggi in Trentino quei panorami dell’antica cultura pastorale e contadina che hga permesso all’uomo di vincere le asprezze e le difficoltà di vivere in questo territorio freddo e montuoso.
Le malghe, le tipiche case in legno e pietra, contornate dalle muccvhe placidamente al pascolo, sono l’immagine più pittoresca e comune per chi si aggira in escursione per le valli trentine. Un’occasione per scoprire come qui il latte viene ancora lavorato con le stesse tecniche millenarie di un tempo, e come la tecnologia e le nuove tecniche di produzione non hanno assolutamente svilito né corrotto la preziosa genuinità che avrà il prodotto finito.
Da assaporare il più comune e diffuso tra i formaggi trentini, l’Asiago, che si presenta in grandi forme nelle sue varie versioni di stagionatura, da quello più fresco e morbido a quello più stagionato e saporito.
Altrettanto noto il Grana Trentino, un prodotto DOP (di origine protetta), che si usa come il grana tradizionale sui piatti tipici del Trentino oppure si gusta a tocchi annaffiato dai robusti vini del Trentino, dal Pinot al Chardonnay, dal Riesling ai frizzanti spumanti locali, freschi e di ottima qualità.
Dal nome singolare il Puzzone di Moena, un formaggio dall’odore molto intenso ma dal gusto dolce e robusto allo stesso tempo, un prodotto tipico della Val di Fassa.
Tra i formaggi freschi si contano la Poina, una sorta di ricotta che in alcuni casi viene prodotta anche salata ed affumicata per garantirne una maggior conservazione, e il Casolet, formaggio vaccino proveniente dalla Val di Non e molto diffuso sulle tavole trentine.
Più raro altrove, ma diffusissimo nella regione trentina anche il Vezzena, con il suo gusto aromatico e dolce.